Azienda

Cinquanta ettari con al centro i fabbricati rurali, la cantina e la nostra casa: le vigne a sud ed gli ulivi a nord con tutt’intorno campi di grano, prati e boschi, con i cipressi che, talvolta singoli, punteggiano i confini dei campi e, talvolta in fila, accompagnano il serpeggiare delle strade bianche.

Questa è in sintesi CAPITONI MARCO AZIENDA AGRARIA.
L’azienda si trova all’interno del Parco Artistico Naturalistico della Val d’Orcia che nel 2004 è stato inserito nella World Heritage List dall’UNESCO, evidenziando le specifiche condizioni di pregio ed unicità della Val d’Orcia: secondo l’Unesco, infatti, questa valle è un eccezionale esempio di come il paesaggio naturale sia stato ridisegnato nel Rinascimento e rispecchia gli ideali del “buon governo” delle città-stato italiana (tra il XIII ed il XV secolo), i cui splendidi luoghi sono stati celebrati dai pittori della Scuola Senese.
La Val d’Orcia si trova tra il paesaggio duro e accidentato delle Crete e quello più morbido delle colline, dove la macchia mediterranea, i vigneti, gli uliveti e le coltivazioni si scambiano e si intersecano in affreschi di rara bellezza, si comprende con chiarezza come e quanto abbia pesato la consapevolezza dell’uomo di dipendere, nelle sue opere, dalle risorse dell’ambiente circostante e dal loro utilizzo in modo non distruttivo.

L’attuale azienda Capitoni Marco Azienda Agraria, affonda le sue radici storiche nel passato quando nel 1968, mio padre Francesco Capitoni assieme ai fratelli Primo e Serafino ne hanno posto le basi acquistando il podere Sedime.
Crescendo in una famiglia legata ai valori del luogo, delle persone e dopo alcune esperienze lavorative importanti sia sul piano professionale, sia sul piano personale, ho maturato l’idea di trasformare le attività del podere, destinando maggiori attenzioni alla produzione del vino e per curarne meglio tutte le le fasi intermedie fino ad arrivare alla vendita in bottiglia.
A metà degli anni ‘90 arriva la svolta iniziando dal recupero dei vecchi vigneti e all’impianto di nuovi, avviando di pari passo anche il restauro dei fabbricati che avrebbero visto nascere il cuore della nuova azienda: la cantina.
Dopo circa 5 anni di lavoro, nel 2001, finalmente, avevo fra le mani le prime bottiglie di vino prodotte con l’etichetta “Capitoni”, pensata come elemento di sintesi non solo per identificare il prodotto e adempiere agli obblighi di legge, ma soprattutto per raccontare chi sono, la mia famiglia e il nostro attaccamento e rispetto per questo lavoro e questa terra.
Oltre al supporto di mio padre Francesco, ad accompagnarmi fin dai primi passi di questa impresa, c’è sempre stata mia moglie Antonella, instancabile presenza, capace di prendersi cura della famiglia, della contabilità aziendale e dell’accoglienza degli ospiti ma soprattutto di sostenermi e consigliarmi nelle mie scelta .
E oggi, con orgoglio anche nostro figlio Angelo è entrato a far parte di questa squadra, elemento determinante per la crescita aziendale ed anello di congiunzione tra il presente ed il futuro, con la grande responsabilità di essere la terza generazione di Capitoni.
Queste sono le persone che hanno reso e rendono possibile la mia visione di vignaiolo, questo è il cuore dell’azienda Capitoni Marco Azienda Agraria.

Per tutto questo, per all’attaccamento a questa terra ed al nostro trascorso abbiamo scelto come simbolo aziendale la Cariatide della Pieve di Corsignano.

Vigne

Gli attuali 6 ettari vitati sono composti da un vigneto piantato da mio padre e dai miei zii nel 1974, dove alloggiano per la maggior parte piante di Sangiovese, oltre che a Canaiolo e Colorino. Nella vigna piantata nel 1999, invece, pur mantenendo come vitigno principale il Sangiovese abbiamo inserito anche delle viti di Merlot. Nel 2019 abbiamo accresciuto l’area vitata con un altro piccolo appezzamento piantato sempre a Sangiovese.
Nella volontà di mantenere le dimensioni vitate contenute, condizione che ci permette di praticare il tipo di viticoltura che ci contraddistingue, stiamo preparando il terreno per un nuovo impianto di viti di Sangiovese e Canaiolo, che ci consentiranno col tempo di rendere concreta la nostra visione, portando a compimento il progetto di una vita.
Nel fare i nuovi impianti abbiamo adottato i portainnesti ed i cloni più adatti alle caratteristiche di questa microarea, inserendo anche barbatelle innestate con gemme provenienti da selezioni aziendali, tra le quali anche quelle prelevate dai tralci di una antica vite di Sangiovese, che ancora prospera abbarbicata ad un vecchio muretto a secco.
Nella conduzione quotidiana dei vigneti ricerchiamo l’equilibrio tra la tradizione della manualità, che ci è stata tramandata, e le moderne conoscenze acquisite nel tempo, sempre nel rispetto dell’ambiente che ci ospita.
La viticoltura manuale che pratichiamo, coniugata all’uso minimale dei prodotti fitosanitari, favorisce al massimo la biodiversità sulle nostre terre. Il recente percorso di certificazione ad agricoltura biologica intrapreso, diventa così una semplice attestazione della visione che da sempre abbiamo nello svolgimento di questo lavoro.
Siamo attenti ai suoli ed evitiamo di “calpestarli” eccessivamente, siamo attenti alla regimazione dell’acqua piovana per non sprecarne neppure una goccia, siamo attenti al mantenimento delle erbe spontanee fino alla semina di quelle “miglioratrici” dell’habitat, così come al mantenimento in ordine delle siepi di confine che contribuiscono a proteggere i vigneti. Le concimazioni, quando necessarie, sono fatte con l’impiego di stallatico, sono mirate e localizzate. Per i trattamenti fitosanitari, invece, usiamo i derivati del rame e dello zolfo oltre ad induttori di resistenza, prodotti quest’ultimi che favoriscono lo sviluppo delle difese naturali delle viti nell’autoprotezione dai microrganismi patogeni come la peronospora, l’oidio e la botrite.
Le pratiche adottate per la coltivazione della vite si sommano alle condizioni locali favorevoli date dalla zona, dove la pluricoltura permette agli appezzamenti di alternarsi a boschi, uliveti, prati e campi a cereali. Quest’ultima particolarità è molto importante per permettere un’armonica convivenza di tante specie diverse di insetti, in un ottimale situazione, che consente di evitare i l’uso di insetticidi per proteggere i raccolti.
Ultimo fattore, non meno importante ai fini di ottenere produzioni sostenibili e di qualità, è il lavoro manuale che destiniamo agli apparati fogliari delle viti: la loro selezione per grandezza, numero e posizione rispetto ai grappoli sono il volano che serve per portare i grappoli alla migliore maturazione.
Tutto questo rappresenta il nostro modo di fare “vigna” per offrirvi un prodotto autentico in tutte le sue espressioni.

 

Cantina

La cantina è il luogo dove il risultato del lavoro svolto in vigna trova compimento e per questo poniamo il massimo impegno in tutte le fasi di trasformazione, consapevoli che ogni annata avrà una caratteristica diversa dalle altre che si rispecchierà nel risultato finale, fedele comunque alle particolare caratteristiche organolettiche e sensoriali di ogni vino.
Le uve sono raccolte manualmente e poste in piccole ceste forate che, entro breve tempo, sono portate in cantina.
La prima operazione è la scelta dei grappoli in funzione della loro grandezza e successivamente avviene la diraspatura e la cernita degli acini, poiché solo quelli con la giusta maturazione subiranno una soft-pigiatura e verranno avviati alla fermentazione. Le fermentazioni sono tutte spontanee. Le uve atte a produrre i vini che saranno affinati in legno, fermentano in tini di acciaio con il controllo delle temperature, mentre le uve che daranno vita al “TROCCOLONE” faranno la loro fermentazione in anfore di terra cotta. La caratteristica distintiva della produzione del Troccolone è data proprio dal fatto che anche dopo la fermentazione, tutte le successive fasi della sua vinificazione avvengono nelle anfore.Per l’affinameto di Capitoni e Frasi, invece, si usano legni di rovere francese, botti grandi per il Sangiovese e barriques per il Merlot. La batteria viene reintegrata ogni anno con circa il 10% di legno nuovo e la loro tipologia sarà scelta in funzione delle caratteristiche del vino di quell’annata.
Vinificazione, affinamento, imbottigliamento e infine invecchiamento in bottiglia: tutti i processi avvengono all’interno della nostra cantina e sono seguiti direttamente da noi.

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Avere ospiti è per noi gratificazione pura! Se di loro interesse, volentieri li possiamo accompagnare nelle vigne e farle vedere i lavori che in quel periodo stiamo facendo.